9 novembre: Llakta Kunka Fest_ La voz del pueblo. Festival urbano di cultura IndoAfroLatina

9 novGraffiti/dibattito/danzas tipicas/cena latina/live Hip Hop

H.14 —Graffiti: DANS LA RUE (Roma) – DIBUXITO ART (Barcellona) – JOY (Milano)
—Mostra Poetica-Fotografica “El vuelo de Antarki” (Alvaro Flores/Nokxiz)
—Esposizione di Tele “Made in Peru” (Joy)

H.17 —Dibattito e finestra_Dall’America Latina all’Italia: pratiche di riappropriazione a confronto

H.18 —Proiezione Documentario “AUTODEFENSA” Chile, Valparaiso. Sottotitolato in italiano

H. 18:30 —Danze Folkloriche:
BALLET FOLKLORICO (Bolivia andina)
MARINERA NORTEÑA con Francisco e Agnese Perez (Peru)
GRUPO DE DANZA JATARY CHURY (Ecuador)

H. 20 —Cucina latina a cura degli occupanti latinoamericani

H. 21 —DJ Set: BARRIO ANTIFA “Melodias desde la raiz” – PUNCHNEEDLE (DJ Bews & DJ Classick)

H.22 —Live Hip Hop:
///JDR (Roma/Colombia)
///CHIKY REALEZA (Ostia/Chile)
///ANKALLI KLAN (Milano/Perù)
///ESPLOSIONE PLASTICA (Roma/Perù-Marocco-Italia)

—Special guest
///KENTO (Reggio Calabria/Roma)

///RXNDE AKOZTA (Rap old school from Cuba)
+ DJ ZEACK (DeLaRue Squad) [España/Cuba]

Sottoscrizione 3€

Metropoliz – Via Prenestina 913 Roma
Bus 501 da Largo Preneste- 508 da Ponte Mammolo (scendi davanti a Decathlon e te lo trovi di fronte)

FOMENTIAMO L’ANTIRAZZISMO E L’ANTIFASCISMO!!

Llakta kunka, parola che in Quechua significa “La voce del Popolo” , è un evento che vuol fare incontrare la comunità IndoAfroLatinoamericana migrante che vive nel territorio Italiano, che come moltissime realtà meticce combatte quotidianamente l’indifferenza, la precarietà e il razzismo, con i percorsi di lotta che si costruiscono in tutta Italia, e al contempo vuole mettere in connessione questi con le numerose lotte che si sono sviluppate negli ultimi anni in tutto il continente Sudamericano.

Dagli Zapatisti e dai Sem Terra, alle lotte dei comitati e delle comunità contro le centrali idroelettriche e la privatizzazione dell’acqua in Perù, a quelle in Colombia contro il latifondo e la speculazione edilizia, ai movimenti brasiliani del copa pra cuem che smascherano ancora una volta gli interessi della finanza speculativa nascosti dietro le grandi opere ed i grandi eventi, alle mobilitazioni delle comunità messicane contro le multinazionali del gas e del petrolio che devastano e saccheggiano il Caribe.

Sono lotte che si raccontano come meticce, articolandosi tra grandi metropoli e comunità a prevalenza indigena, che narrano la capacità di costruire reti solidali e pratiche reali di riappropriazione a partire dai propri territori.

Sono percorsi locali che parlano un linguaggio globale: radicati nei territori, capaci di mettere in campo strategie efficaci di sabotaggio delle grandi opere inutili (come la diga Chadìn II in Perù) o scioperi in grado di bloccare un intero paese mettendo in crisi il sistema del latifondo delle multinazionali (come avvenuto in Colombia con lo sciopero agrario). Le parole d’ordine tierra, derechos, libertad, dignidad, antiracismo, bienes comunes, sono le stesse che ritroviamo al di qua dell’Atlantico nei percorsi che si costruiscono quotidianamente nei quartieri delle metropoli europee: movimenti di lotta per il diritto alla casa, studenti, migranti, precari… sono le stesse parole che hanno segnato la sollevazione generale del #19O a Roma, dove più di 70mila persone hanno sancito, in maniera inequivocabile, che la sola grande opera che accetteremo sono casa, reddito e diritti per tutte/i.

In un continente dove siamo solo mano d’opera a basso prezzo, rivendichiamo la nostra storia, la nostra dignità e diritti: attraverso l’arte urbana popolare e una tradizione fatta di ribellione, sacrificio e lotta, che racconta la nostra voce, la voz del pueblo. In una società dove l’assenza di diritti è pane quotidiano e dove si espropriano gli esseri umani della loro dignità, invitiamo i nostri fratelli e sorelle, qualunque sia la loro cittadinanza, a non chinare la testa, a gridare che nessun essere umano è clandestino e a difendere il diritto a vivere in pace e a partecipare direttamente alla costruzione di una nuova società basata sull’uguaglianza.

Pubblicato in General | Commenti disabilitati su 9 novembre: Llakta Kunka Fest_ La voz del pueblo. Festival urbano di cultura IndoAfroLatina

TiLT – Territori in Lotta 20-21 settembre @Metropoliz verso l’#assedio a la #sollevazione generale del 18 e #19 ottobre

tilt-serateweb (3) 

Dibattiti, concerti, teatro, proiezioni, cucina meticcia, infopoint,

Off-Market Autoproduzioni, Riuso, Riciclo

20/09

ore 18 Dibattito

Piazze in rivolta verso la sollevazione generale

ore 22.30 Rap Militante Internazionale

Istigazione a delinquere (Benevento)

Emsi Caserio (Asti)

Signor K (Bergamo)

Akye & E.One (Première Ligne) (Parigi)

Leleprox dnb vinyls dj set (Milano)

Proiezioni

ore 17.30 Taksim Commune (Turchia)

ore 20 The Square (Egitto)

dalle ore 22 Seize the time (USA)

Il risveglio delle piazze (Spagna)

21/09

Dalle ore 10 Off-Market

Autoproduzioni-Riuso-Riciclo

Dibattiti

Ore 10 Furto di suolo, di spazio, del tempo di vita: l’eco-resistenza metropolitana

Ore 17 Lavorare senza diritti? Verso lo sciopero generale per la dignità di chi lavora

Performance ore 21.30

Sincronie di errori non prevedibili” – Santa Sangre

Proiezioni

dalle ore 20 NOMuosFilm

FaSinPat (Argentina)

NOLEBOL ore 22.30

Latrina Tremens feat Bob Delight – Internazionale trash ribelle SUPER heroes

Giovanni Truppi

Palombari Amari

Arduo

Samsara Beat

Ingresso serate 5 euro

 

Fb: Metropoliz Lab

bus 112-314-501-508

BIO GRUPPI:

Emsi Caserio è un progetto rap militante nato negli ultimi mesi del 2012.Nasce dal re-incontro di Lele, Ross e Alex, amici di infanzia, ritrovati dopo più di 10 anni nelle lotte del notav in val susa. I testi e le basi sono di Lele che produce musica rap dall’età di 15 anni (2002). Dopo una lunga pausa di ricerca attitudinale e compositiva,vedono la luce alcune nuove tracce in collaborazione con Blazingloop Team (Roma/Treviso) sotto lo pseudonimo di Lele B.one. Nome che da li a poco si trasforma in emsi Caserio, dalla volontà di rendere palese la propria connotazione politica e culturale.

Il nuovo progetto porta nuovi stimoli artistici e a gennaio 2013 esce un demo in free-download, dai contenuti sociali e politici e di chiara ispirazione anarchica. Lele e Ross, di base ora ad Asti all’exMutua Occupata, producono e lavorano ai nuovi progetti con il supporto tecnico dell’attrezzatura già presente nello spazio sociale della casa occupata. Ora è in lavorazione il primo cd autoprodotto con all’interno varie collaborazioni
dalla scena rap militante. stay tuned!
Dal basso è la spinta e chi spinge lo sa.

No gangsters, no bullshit. Potere alla parola.

http://emsicaserio.noblogs.org/

Istigazione a delinquere

https://www.youtube.com/watch?v=dAV6vSu8Osg

Signor K

http://www.signork.it/

Première Ligne

http://www.bboykonsian.com/premiereligne/

Leleprox Nome storico del panorama musicale underground e indipendente dagli anni ’80. Dal ’94 lo stile inconfondibile del dj show e del suo preciso fixing con i vinili ha influenzato generazioni di selecters in Italia. Seguendo negli anni l’evoluzione del “breakbeat”, con oltre un ventennio di radicale attività e centinaia di serate all’attivo è ancora oggi uno dei protagonisti della subculture.

Latrina Tremens feat Bob Delight – Internazionale trash ribelle SUPER heroes
Latrina Tremens sono: Dj Topo Trash Soroton Sor Braciola “…dopo anni passati nei più angusti e fomentati dancefloor del pianeta Dj Topo Trash, Soroton e Sor Braciola unisco i loro sforzi creando il trio… anzi la tris…anzi la triade…anzi la trinità..no no…anzi LATRINA TREMENS!!! La spina nel fianco di merde e fighetti pop!!! Quando suonano i loro pezzacci mefitici fanno sprofondare il lussureggiante mondo patinato pop nelle viscere del pianeta, riesumando energie ataviche pre-pop di cui l’umanità ha perso memoria!!! Latrina Tremens con l’Internazionale trash ribelle fino alla vittoria!!!” da “Storia Ragionata del Movimento Trash Ribelle Internazionalista” aa.vv

Fb: https://www.facebook.com/latrina.tremens?fref=ts


Giovanni Truppi: A metà strada tra Piero Ciampi, Serge Gainsbourg e Giorgio Gaber Giovanni Truppi è un cantastorie inclassificabile: provocatorio e poetico, profondamente radicato in questi anni tumultuosi e assieme classico e senza tempo.

Nelle sue canzoni gli aspetti più banali della vita diventano momenti di commovente grandezza e le tragedie, gli amori, i dolori vengono dissacrati attraverso le lenti dell’intelligenza e dell’ironia.
In una altalena emotiva senza soluzione di continuità, nella quale l’ascoltatore spesso arriva a non sapere più se ridere o piangere.
“Il Mondo E’ Come Te Lo Metti In Testa” (I Miracoli-Jaba Jaba Music/Audioglobe), uscito il 25 Gennaio 2013, è il suo secondo disco.
Fb: https://www.facebook.com/pages/Giovanni-Truppi/53744895878


Palombari Amari: Capitanati dal valoroso frontman PETER PANK nascono dalle ceneri di un posacenere dove chiunque durante una famosa festa poteva avvicinarsi di soppiatto e spegnere la sua cicca


Arduo: nascono dall’incontro tra Marcello Giannini, chitarrista di Enrico Rava, Slivovitz, Tricatiempo,Brooks di Cristiano Arcelli, e Andrea De Fazio, batterista dei Revenaz, Gentleman’s agreement e Fitness Forever. Entrambi appassionati di math-rock, jazz-core e hardcore decidono di unire le loro diverse esperienze musicali e artistiche per dare vita a un duo che contenesse le loro ricerche individuali e Il risultato è una sintesi tra jazz-core, rock, psichedelia e progressive.

Fb: https://www.facebook.com/arduo100?fref=ts


Samsara Beat è un duo italiano di musica elettronica accompagnata da groove fatti con il didjeridoo, strumento austrialiano tradizionalmente legato agli Aborigeni.

Il duo è formato da Christian Muela al didjeridoo e dalla cantante Nùel (aka Manuela Simonetti) alla voce ed effetti.
Le sonorità evocano una dimensione di riscoperta delle antiche musicalità che vanno in parallelo con i ritmi dubstep ed elettro ambient della musica contemporanea.

SAMSARAbeat è scorrere insieme sul tempo, la poesia del ciclo della vita.

Fb: https://www.facebook.com/SAMSARAbeat.music?fref=ts

SANTASANGRE è un progetto di ricerca artistica che nasce a Roma alla fine del 2001 dall’incontro di Diana Arbib, Luca Brinchi, Maria Carmela Milano, Pasquale Tricoci. Nel 2004, con l’ingresso di Dario Salvagnini e Roberta Zanardo, raggiungono la formazione attuale.

Espressione di un collettivo artistico eterogeneo per formazione e personalità, i Santasangre iniziano il loro percorso mettendo insieme quello che rappresentava la formazione di ognuno: la body art, il linguaggio video, le installazioni meccaniche e sonore.
In risposta all’esigenza di un silenzio e di un vuoto più profondo da occupare, spostano il loro lavoro all’interno del luogo teatro.
E’ qui che si realizza in maniera più concreta il progetto di ricerca artistica direzionato verso la possibile frattura linguistica e formale.
La necessità che diviene il motore del lavoro dei Santasangre si sottrae a ogni settorialità, all’esperienza complementare per concretizzarsi in un azzardo di linguaggi ampliati e sincretici, in cui i processi di contaminazione avvengono lungo un asse trasversale capace di toccare i più significativi linguaggi artistici e performativi come il video, la musica, il corpo e l’estetica degli ambienti.
La linea che sempre distingue la progettualità dei Santasangre si articola in una direzione di interferenza con il presente attraverso le infinite possibilità che il linguaggio artistico possiede.

Nascono in questi anni Celle Silenziose (2003), Faust (2005), e il progetto Studi per un teatro apocalittico di cui fanno parte 84.06 (2006), Spettacolo sintetico per la stabilità sociale (2007) e SEIGRADI_concerto per voce e musiche sintetiche (2008), attualmente stanno lavorando ad un nuovo progetto che mette in relazione arte e scienza, nascono così i primi due esperimenti, FRAMERATE 0_primo esperimento e Sincronie di Errori non prevedibili_secondo esperimento (2009).

In tutti i lavori fin qui realizzati parallelamente all’ibridazione linguistica, i Santasangre indagano sulla materia corpo attraverso le sue infinite declinazioni.

http://www.santasangre.net

Pubblicato in General | Commenti disabilitati su TiLT – Territori in Lotta 20-21 settembre @Metropoliz verso l’#assedio a la #sollevazione generale del 18 e #19 ottobre

Prima proiezione pubblica del film documentario “Space Metropoliz”_ domenica 30 giugno via Prenestina 913

space metropolizSPACE METROPOLIZ: PRIMA PROIEZIONE PUBBLICA
Visita guidata al MAAM + Cena Meticcia + Space Metropoliz.

Siamo lieti di invitarvi alla prima proiezione pubblica del film documentario “Space Metropoliz”. La proiezione avrà luogo nella ex-fabbrica occupata dove il film è stato girato.
Saranno presenti: gli abitanti di Metropoliz, il Blocchi Precari Metropolitani, gli autori del film, il cast artistico e il cast tecnico del film.

Programma:
18:30 – visita guidata al MAAM_ Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz_città meticcia.
20:00 – Cena meticcia.
21:30 – Proiezione del film “Space Metropoliz”

Info:
Sito web: http://www.spacemetropoliz.com/
Email: info@spacemetropoliz.com
Trailer: http://youtu.be/v1xMCX-lIwY
Facebook: https://www.facebook.com/spacemetropoliz
Twitter: https://twitter.com/spacemetropoliz

Pubblicato in General | Commenti disabilitati su Prima proiezione pubblica del film documentario “Space Metropoliz”_ domenica 30 giugno via Prenestina 913

Cattedralehouse_room#2 MAAM Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz_città meticcia_23 maggio

cattedraleCristiano Petrucci [Cattedrale]
Gianni Asdrubali [Bestia] Veronica Montanino [Momirabilia]
con un intervento di Santino Drago [quadrato/stellato/ezebrato]

a cura di Giorgio de Finis

Il MAAM, Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz_città meticcia, presenta la sua seconda stanza d’artista. Dopo la ludoteca realizzata da Veronica Montanino e Alice Pasquini, inaugurata lo scorso 6 gennaio, è ora la volta di un grande spazio appartenente al corpo centrale della fabbrica dismessa, collocato proprio difronte alla sala che Metropoliz utilizza per le sue apprezzatissime cene meticce. Una stanza senza finestre con un magnifico pavimento bianco e nero e l’andamento e un focus che fanno subito pensare ad una chiesa. In realtà questo nuovo ambiente ospiterà un pub e, data la pressoché totale assenza di luce naturale, una sala per le videoproiezioni.
“Cattedrale” è il titolo che Petrucci ha voluto dare al suo lavoro, un rosone fatto di alieni, collocato in fondo a questa stanza che da subito l’artista ha immaginato come un tempio laico che celebrasse non questa o quella religione ma, da etimologia, la re-ligio, il legame sociale, fondamento di ogni società e collante della stessa, almeno prima dell’avvento della cosiddetta società degli individui che di questo collante crede, a proprio danno, di poter fare a meno.
Accanto all’opera di Petrucci “Bestia”, il muro dipinto da Gianni Asdrubali, frutto di due giorni di furibonda lotta contro il “niente”, condotta senza esclusione di colpi dall’artista a cui si deve la nascita dell’astrattismo povero. Nessuno sa se la battaglia sia conclusa, se la Bestia abbia definitivamente lasciato questo luogo.
Bestia è progetto e risultato insieme.
In questo caso la ‘forma’ non è pensata prima, ma è il risultato casuale e in equilibrio, di un scontro tra l’azione umana e il vuoto. Il vuoto è il motore, l’assenza di punti di riferimento genera la tensione a fare un’azione. Quindi l’azione non è protagonista non dipende dal soggetto, dall’io, ma dalla tensione provocata dal vuoto. Ma se il vuoto è la partenza, il risultato è lo spazio, sostanza germinale che si incarna e origina in questo scontro. Solo che qui lo spazio non è rappresentato ma è fatto da dentro. Fuoriesce da dentro, costruisce ed è la realtà. Una realtà che si da e si nega, che contiene in se affermazione e negazione.
Compatto ma adimensionale, atomico, non euclideo ma curvilineo, quantistico, stringato.. Insomma lo scuro della luce e il chiaro del demonio trovano nella ’bestia’ il punto di contatto. Un centro che si muove perché sta fermo.
Il movimento non s’è mai mosso da lì.
Di fronte ai cinquanta mq realizzato da Asdrubali, ad inglobare i vecchi macchinari arrugginiti del salumificio, “Momirabilia”, l’installazione ambientale che Veronica Montanino ha realizzato riassemblando i mobili d’artista ideati per le scenografie della pièce teatrale e musicale “NO” di Sara Clifford e Denis Baronnet per la regia di Stefano Viali, che l’artista e la produzione hanno voluto, a spettacolo concluso, donare a Metropoliz.
Infine un piccolo contributo di Santino Drago per la porta di ferro dal titolo “quadrato/stellato/ezebrato”.

Nel corso del vernissage la performance di musica elettronica sperimentale di Cristiano Petrucci e Alessandro Altarocca “Breaking Wood”, decostruzione e rigenerazione di stati di coscienza e non-coscienza basata sulla totale improvvisazione e manipolazione di diverse sorgenti sonore in un unico e irripetibile flusso di texture e loop, tesa a connettere chi crea e chi ascolta attraverso l’empatia emotiva dei suoni.

UN FRUTTETO A METROPOLIZ

A cura di Michela Pasquali

In una delle stanze all’aperto del vecchio edificio della fabbrica, proprio accanto alla nuova stanza d’artista “Cattedralehouse”, l’associazione Linaria idea la creazione di un frutteto, utilizzando varietà antiche e pregiate di alberi. Così si è avviato un laboratoro di sperimentazione che prosegue nel tempo con la cura e l’evoluzione dello spazio e delle piante. Come Metropoliz, anche il frutteto sarà uno spazio precario, sempre in evoluzione. Gli alberi non hanno le radici nel suolo, ma sono piantati in grandi contenitori. Si è creato così un giardino versatile, mobile e smontabile, progettato per adattarsi a cambiamenti continui. In questo modo si evidenzia un’analogia e una ricorrenza del fare artistico: la natura precaria come un’installazione, ma, soprattutto, come traccia del dimorare e dell’abitare, dell’aver cura. In collaborazione con il MAAM Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz_città meticcia e Biennale dello Spazio Pubblico.

QUATTRO CARRI INATTESI
di Andrea Lanini

Il 23 maggio, in occasione dei festeggiamenti per l’inaugurazione dei nuovi spazi sociali di Metropoliz, il MAAM presenterà anche il lavoro dell’artista Andrea Lanini dal titolo “Quattro carri”.
Con le parole dell’autore: ”Ancora una volta l’intervento nasce dalla mia vecchia abitudine di creare oggetti poveri e inattesi, da abbandonare in un contesto nel quale finiscono per perdersi. Così anche questi quattro carri sono delle strane apparizioni, ma nell’adeguarsi al luogo, cercano di assecondare il movimento delle cose e delle persone che vivono la condizione di migranti, di occupanti, di abitanti irregolari della città. Macchine che, sia pure faticosamente, possono trasportare oggetti da un luogo a un altro, ma anche congegni solo apparentemente utili che, in quanto oggetti artistici, devono alla fine confessare di non servire a nulla. D’altra parte per ogni oggetto che accolgono, essi immediatamente si trasformano in qualcos’altro e nel trasferire quell’oggetto altrove, ne cambiano il senso e la prospettiva. Come tutte le idee, anche questa è già stata in qualche modo pensata in altri tempi e in altri luoghi e, a forza di cercare, ho trovato un lontano e suggestivo riscontro nella biblica visione di Ezechiele, quando il profeta, in un sopraggiungere di bagliori e di nubi portate dal vento, assiste all’apparizione di un carro le cui ruote sono punteggiate di occhi. Vi sono poi nella sua visione altre immagini sconvolgenti che sono state variamente interpretate, spesso come anticipazioni dell’Apocalisse di San Giovanni. Alcuni ritengono che non si trattasse di un carro con quattro ruote, ma addirittura di quattro carri e anch’essi pieni di misteriose figure e di simboli inquietanti. Ho scelto quest’ultima interpretazione, forse per il fascino del numero quattro, che evoca gli angoli del mondo o forse perché, per realizzare quattro carri, ci vuole più lavoro e il lavoro fa bene al corpo e allo spirito”.

UNA SERATA IN FAMIGLIA

Un’esperimento tentato per la prima volta all’interno della rassegna “Teatro senza scarpe”, con l’obiettivo di raccontare con ironia e semplicità, ad un piccolo pubblico, il percorso di alcuni artisti che si esibiscono da soli in una “stanza”.
“Una Serata in Famiglia” è una partitura per un attore. Un assolo. Si tratta in questo caso, della prima scena di una famosa “english play” scritta da uno dei più importanti autori britannici. Si tratta infatti di un adattamento liberamente tratto dalla play “Kvetch” di Steven Berkoff.
In questo caso infatti i quattro protagonisti della “Serata” saranno interpretati dallo stesso attore seduto su una sedia, in un spazio illuminato solo da due torce tenute dagli spettatoredella prima fila.

Sinopsi: un uomo invita a sorpresa un suo collega di lavoro a cena in un giorno qualunque. A casa la moglie e sua madre preparano da mangiare senza sapere nulla dell’ospite.
Da questa semplice premessa narrativa si scatena un vero e proprio studio tragicomico sugli effetti provocati dall’ansia delle persone, da quell’angoscia che ci tiene svegli. Quante volte ci capita, mentre stiamo parlando, di avere nel cervello un altro dialogo “non detto”, che qualche volta ci guida e qualche volta ci protegge.
Anche se il dialogo che abbiamo “in fondo” alla nostra testa è, a volte, più vero di quello che abbiamo “di fronte”.
Se solo potessimo sempre esprimere i pensieri che stanno “in fondo”, quanto la nostra comunicazione sarebbe più vera. Siamo come degli “iceberg” che lentamente si muovono attraverso la vita, mostrando e rivelando, quando capita, quello che sta sotto.
Ed è proprio questo il senso dell’esperimento, cercare di raccontare nello stesso momento entrambi i dialoghi, quelli detti e quelli pensati dei quattro personaggi.
La normalità o la diversità sono qui, categorie puramente immaginarie, da vecchio archivio, con effetti esilaranti per chi sta a guardare, protetto, nel buio della sala.

Bio
Cristiano Petrucci, nato a Roma nel 1974, inizia ad esporre nel 2005 le proprie opere, nel quale domina il tema della critica alla società e il complesso rapporto che l’individuo intrattiene con essa, come evidenziano la sua personale del 2006, A bocca piena non si parla, presso la Galleria Horti Lamiani Bettivò (Roma), e la collettiva del 2007 HIV presso la Cappella Orsini. Nel 2009 realizza una mostra di pittura in collaborazione con i detenuti di 17 carceri minorili. Il progetto da vita ad un’installazione esposta presso il Palazzo Ruspogliosi di Roma, con il patrocinio del Ministero di Giustizia, del Dipartimento Giustizia Minorile e Direzione Generale dei provvedimenti giudiziari.
Nel frattempo inizia a cimentarsi con la video arte, svolgendo una ricerca volta a rintracciare la metamorfosi dell’uomo e dei suoi simboli, in un contesto archetipico che mette a confronto la natura con l’epoca del digitale. Partecipa a numerose rassegne: nel 2007 alla Venticinquesima dell’Acqua La Chiena, città di Campagna Video Festival, nel 2008 al FestArteFestival, Concorso Internazionale di Video Arte dedicato all’ambiente, e al RO.MI, Arte Contemporanea, A.I.R Artisti Indipendenti riuniti, dove presenta VideoArt-Contaminazioni con le Associazioni: ARTE VERSO ARTE, L’ARTRARTE, SEI A, ACCA, RO.MI. Nello stesso anno ottiene, con il video 160 caratteri, una menzione di merito nell’ambito del concorso Onehop_07 ExtrArt. Nel 2010 il suo video Un litro d’acqua viene selezionato come migliore regia della Capitale alla giornata di proiezioni Giovani Regie, (Museo ARA PACIS Roma), e dal Gemine Muse Roma Dinamismo presso il Museo Canonico di Villa Borghese. Propone anche alcune installazioni sonore, tra cui Code, presentato durante l’evento artistico Adrenalina.
Sempre alla ricerca di nuove tecniche e forme di espressione, sperimenta nuovi materiali artistici e mescola generi culturali, arrivando nel 2009/2010 all’ideazione di QUANTUM BRAIN, gruppo sperimentale che riunisce performance, musica e danza contemporanea.
Nel frattempo da vita all’emoticon, cifra linguistica ricorrente e fortemente caratterizzante del suo linguaggio visivo, in riferimento alle emozioni via etere, rese tridimensionali attraverso palline da ping pong disegnate con le fattezze, appunto, delle emoticon di uso comune in rete.
Nel 2011 propone Emo/tional a Milano presso la galleria Fabrica Eos a cura di Alessandro Trabucco, e a Roma Emozioni connesse alla 999Gallery/ Studio Soligo, a cura di Gianluca Marziani.
Nel 2012 espone presso Palazzo Collicola Arti Visive – Museo Carandante un’installazione ambientale site specific dal titolo a cosa stai pensando? opera che, avvalendosi della partecipazione inconsapevole degli utenti, si compone di frasi selezionate dal social network Facebook. Il lavoro indaga il rapporto che intercorre tra un sistema, come forma sociale stereotipata e omologante, e l’emotività del singolo che si staglia al suo interno nell’affermazione di un’intima individualità. Sempre nello stesso anno partecipa all’Attack Festival International di Urban Art presso Palazzo Candiotti di Foligno, e inizia la collaborazione con la galleria Ermanno Tedeschi.
Nel 2013 espone alla collettiva Untouchable curata da Franko B. presso la Mori + Stein Gallery at Flying Dutchman di Londra.

Gianni Asdrubali si afferma nei primi anni 80 come protagonista di una ricerca contrapposta alle regole espressive allora dominanti delle eighties italo-americane e transavanguardiste.Fin dal suo esordio con l’opera “muro magico” del 1979, (presentata poi da Giantomaso Liverani alla galleria la Salita di Roma) decide di giocare l’alternativa e di opporsi al flusso mediatico del self-sevice dei prodotti culturali. Fra tutte le individualità che formano il tessuto attuale del mercato dell’arte, Asdrubali costituisce da solo una generazione. Al di là di tutte le attitudini postmoderne, citazionistiche e neo-concettuali, la sua pittura si è organizzata a partire dal 1980, come rifiuto attivo del trapasso delle avanguardie ed egli ha rigettato lo stato di latenza per stabilirsi in stato di ricerca. In questa ottica rivolta più alla sperimentazione che alla narrazione, Asdrubali trasforma le informazioni in attivo pittorico, riuscendo a definire un’immagine di realtà, generata non dal soggetto, non dall’io, ma dalla tensione provocata dal vuoto, dentro il punto più estremo, L’inizio. Nel susseguirsi degli anni tale ricerca viene a determinarsi sempre di più nell’immagine di uno spazio compatto e adimensionale, generativo e immediato.

Veronica Montanino espone dal 2000 in numerose mostre personali e collettive, partecipando a diversi premi. La sua arte prende forma in pitture acriliche su tele in pvc e plexiglas sagomati in forme organiche, ma anche su oggetti di design, come per il progetto nel quale ha reinventato, attraverso un pattern fittissimo di gocce multicolor, le trasparenze della Kartell. E’ tuttavia nelle installazioni site-specific, realizzate in palazzi storici come quello dei Capitani ad Ascoli Piceno (2006), che l’artista esprime al meglio la propria attitudine ambientale. Nel 2010 realizza un intervento su mobili, soffitto e pareti perimetrali del Collicola Caffè presso il Centro per le Arti Visive – Museo Carandente, entrando a far parte della collezione permanente Collicola On the Wall.Nel 2011 partecipa alla 54° Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia presso il Padiglione Italia all’Arsenale. Nel 2013 realizza per il MAAM, Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz_città meticcia, la “La stanza dei giochi”, intervento permanente per la ludoteca, e per l’ingresso dell’Acquario Romano – Casa dell’Architettura l’opera “La bella stagione”. Con i suoi lavori, Veronica Montanino ricrea mondi prismatici dalle geometrie plastiche, elaborando arcobaleni cromatici che accolgono la crescita embrionale dei ricordi. Di contro scivola nel nero o nel bianco, come seconda pelle, rivestendo altri oggetti con la lava o le ceneri del buio luminoso.

Santino Drago, alias Sandrag, artista chimerico nato dall’unione contro natura del santo e del drago, in quanto mostro non si mostra. Al MAAM ha effettuato alcune incursioni, realizzando uno(?) dei suoi celebri “quadri elettrici”, il progetto per una insegna pubblicitARIA da collocare sulla torre di Metropoliz, e l’opera site specific “Sangue versato in mostra”.

Andrea Lanini. Vive e lavora a Roma dove è nato. Ha partecipato a numerose mostre collettive e realizzato mostre e interventi personali. Fa parte attualmente del progetto “Museo dell’Arte Contemporanea Italiana in Esilio”, curato da Alessandra Meo, Mattia Pellegrini, Davide Ricco e Cesare Pietroiusti, nel cui ambito ha partecipato a “L’inadeguato” di Dora Garcia (Biennale di Venezia 2011), “Giornata di Disorientamento“ (Teatro Valle 2011), al “Congresso dei Disegnatori” (Istituto Svizzero di Cultura 2012) e altre più recenti iniziative. E’ autore di molti interventi urbani senza preavviso e talvolta quasi invisibili, destinati ad un pubblico di passanti distratti.

Stefano Viali, regista, attore, docente
Ha debuttato in teatro come regista e attore nel 1982 con lo spettacolo “Omaggio a Petrolini”. (Selezionato dalla critica fra le novità italiane 81/82)
Come attore ha studiato e collaborato con Paolo Panelli nello spettacolo “Quarant’anni di scenette” con il quale ha condiviso anche esperienze televisive. Nel 1985 è stato uno dei fondatori della “Cooperativa Società per Attori” (Teatro della Cometa – Roma) con la quale ha realizzato ed interpretato numerosi spettacoli. Ha partecipato a diversi Film e produzioni Televisive, in Italia e in Germania come protagonista. Ha collaborato e studiato con alcuni registi francesi e israeliani fra i quali Charles Tordjman, Michael Gurevitch, Daniel Horowitz e ultimamente con Mamadou Dioume, Tapa Sudana, Hassan Kouyaté (della compagnia di Peter Brook) nell’ambito di manifestazioni organizzate per la promozione di drammaturgie straniere in Italia e stages. Nel 2003/4/5 è il protagonista de “La Casa degli Spiriti” di Isabel Allende, regia di Claudia Della Seta e Glenda Sewald. Nel 2006 è uno dei protagonisti de “La tenda Rossa” di Anita Diamant, regia di Claudia Della e Ze’ev Kelaty.

Pubblicato in General | Commenti disabilitati su Cattedralehouse_room#2 MAAM Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz_città meticcia_23 maggio

3.4.5 maggio Mediterraneo Antirazzista on the road: lo sport come strumento per abbattere frontiere e costruire diritti

flyerfronte

retro-flyer ok

 

http://www.mediterraneoantirazzista.org/

30 aprile @Bam via dei Castani 42

ore 18 inaugurazione della mostra di fumetti con tavole di Simone Lucciola e Alessio Spataro (fino al 5 maggio)

Videoproiezioni “I graffiti della Primavera Araba” di Soraya Morayef

Aperi/cena

ore 21 proiezione dei documentari:

>>“Inshallah. Il viaggio di Mohamed Alì”, regia Antonio Laforgia

Inshallah è la storia di Mohammed Alì, un ragazzo tunisino di 26 anni. È la sua storia ma è anche quella di un’intera generazione, protagonista della rivoluzione tunisina prima e di un esodo di massa verso l’Europa poi. L’attraversamento del Mediterraneo in tempesta, il caos di Lampedusa e poi la tendopoli di Manduria con i suoi recinti. Da lì riesce a fuggire, incontra dei suoi coetanei italiani e assieme a loro continua il suo viaggio verso la Francia, sognando un futuro di libertà.

>>“Mino Tawra” regia Kami Fares

Solo la paura uccide i sogni e quando a prenderne coscienza è un popolo intero le cose cambiano. Il documentario “MinoTawra”, il cui titolo gioca con le parole riferendosi da un lato al famoso mito greco del Minotauro, simboleggiante la liberazione degli Ateniesi dall’oppressore Cretese e dall’altro alla parola araba Tawra che significa rivoluzione, ripercorre le tappe fondamentali degli eventi che hanno recentemente stravolto la Tunisia arrivando a delineare ed esaminare infine le prospettive, le paure e le speranze generate. Analizzandone le cause e le peculiarità, filtrate spesso dai nostri media in maniera distorta, tramite alcuni personaggi emblematici ed esperienze di vita che s’intrecciano alla Storia del paese. La rivoluzione è ancora in corso ed ancora a rischio. Che ne sarà? e che ne sarà del contagio globale?

3 maggio @Metropoliz

ore 18 dibattito “Arriva la Banlieue. Le periferie insorgono”

Negli ultimi anni, dalla sponda nord a quella sud del Mediterraneo, le periferie sono state al centro di processi di rifiuto della normalizzazione e di episodi di rivolta.

Proprio in questi territori si condensano infatti le pulsioni di una moltitudine eterogenea composta da milioni di uomini e donne precarizzate dalla disoccupazione, dall’incertezza economica e dai tagli al welfare, dentro una crisi strutturale del modello di sviluppo capitalista e neoliberista.

I territori diventano così “incubatori” di insorgenze dai tratti poco rassicuranti, per chi vuole città pacificate a disposizione della rendita e del profitto.

Le tensioni meticce che salgono dalle periferie compongono una miscela preziosa, un fuoco che cova e coopera sotto traccia, contaminato dall’immaginario della primavera araba e pronto a dilagare al tempo stesso come virus e anticorpo. Contro razzismi, fascismi e derive securitarie, si accumula un’energia forte e utile a sviluppare processi di riappropriazione di diritti negati: la casa, il reddito, la salute, la cultura, lo sport, la felicità.

Vogliamo guardare dentro la composizione della rivolta, a partire da quell’identità generazionale che nasce da un’atmosfera sociale condivisa, fatta di tante esperienze vissute in comune e che in un certo modo prescinde dai diversi contesti sociali di provenienza dei soggetti protagonisti. Storie differenti tra loro ma figlie della stessa rabbia, quella rabbia del ghetto che spesso si dispiega contro un “centro” distante, che esclude. Proponiamo questa riflessione nelle giornate del Mediterraneo Antirazzista – uno spazio pubblico condiviso da chi lotta nei territori per la dignità-con Emilio Quadrelli, Armada Bizerta, Acero Moretti, Progetto Degage, Movimenti per il diritto all’abitare, Scampia e lo Zen. 

>>Cena

ore 22 Rap Militante Internazionale_ il battito dell’Europa che si ribella!

Esplosione Plastica_ Roma/Perù/Marocco

Sobhi Nash_ DO2 recordz

Ghetto Youth_ Spinaceto

Acero Moretti_Rozzano/Mi

Armada Bizerta_Biserta/Tunisia

4 maggio @Metropoliz

dalle ore 10.30 al tramonto:

>>Tornei di calcio a 5, Streetball basket & volley

(è possibile iscriversi fino al 2 maggio tramite la pagina: http://www.mediterraneoantirazzista.org/iscrizione-al-torneo-di-calcio-5-roma)

>>Off-Market Recupero_Riuso_Autocostruito

>>Cucina meticcia

5 maggio @Metropoliz

dalle ore 10.30 >>Tornei di calcio a 5, Streetball basket & volley

@4 Stelle, via Prenestina 944

ore 17 incontro con Blandine Sankara, associazione Yelmani (Burkina Faso)

>>proiezione immagini di repertorio dal Burkina Faso con interventi di Thomas Sankara

>>Aperi/cena meticcia

Sostieni, diffondi, alimenta il conflitto!

 

 

Pubblicato in General | Commenti disabilitati su 3.4.5 maggio Mediterraneo Antirazzista on the road: lo sport come strumento per abbattere frontiere e costruire diritti

HAPPY BIRTHDAY SINAPSINART _5 aprile

sinapsinart

SINAPSINART

è un collettivo romano AUTONOMO di artisti a 360° nato nel 2012 dall’ambizione e dall’esigenza di ridare vita alle macerie che le istituzioni italiane hanno lasciato sul panorama culturale degli ultimi 10 anni. Questo collettivo propone eventi LIBERI, AUTOFINANZIATI e AUTORGANIZZATI reagendo così al mercato commerciale artistico chiuso ai pochi (soliti noti). SinapsinArt è formato da chiunque voglia esprimere la propria arte collettivamente, collaborando insieme ad un progetto che prevede giornate in cui oltre alla musica si possano condividere forme d’arte che vanno dalla pittura alla scultura passando per l’autoproduzione artigianale arrivando all’espressione libera performativa.

In questa particolare occasione SinapsInArt vuole festeggiare insieme agli artisti: i quali hanno promosso, partecipato, supportato e portato avanti il progetto fino ad arrivare al suo primo compleanno.

La location è il Metropoliz Lab, in via Prenestina n.913, la musica, oltre alle nuove interessanti collaborazioni è quella che vi ha fatto ballare alle iniziative “AperiTrip” e “AfteR.E.M.” proposte al Cineteatro Preneste occupato.
In line up troverete nomi provenienti dalle più svariate situazioni capitoline e non solo…
19 DJS, due sale, scegliete voi quale, dove le vostre orecchie saranno deliziate e il vostro corpo non riuscirà più a smettere di ballare!

All’interno dello spazio troverete installazioni, opere d’arte, live performances, giocoleria e chi più ne ha più ne metta.

qualcuno penserà: “SEEEEE e quanto costerà mai partecipare a tutta ‘sta roba?”
Non preoccupatevi, stiamo tra amici: 5€ e passa la paura

happybirthadysinapsinart

http://happybirthdaysinapsinart-ist-edition.oneminutesite.it/

spot audio:

happy birthday sinapsinart

spot video:

http://www.youtube.com/watch?v=lhw1YHhUZIs&feature=youtu.be

——————————————
LINEUP DJ :
——————————————
K-ROOM:

-SKATèNA
punk/garage punk/hardcore punk

-RADIACTIVITY
Goa/Tekno Tribe

-PLUU KOO
Tekno Tribe/Hardtech/Breakbeat
http://soundcloud.com/plukoos/pluko_invasion-livextrakt

-PUX (NAMELESS SOUND SYSTEM)
Tekno tribe

-ZEDDA (NAMELESS SOUND SYSTEM)
Tekno tribe & electro

-NITRO
Tekno Tribe

-BRAIN PEK3R (REDPILL/SUBSTUDIO)
Teknotribe

-G2BORD3RLINE (REDPILL/SUBSTUDIO)
Tekno Tribe

-SUN DREENO (DISORDER RECORDS)
Hardtekno
——————————————
C-ROOM:

-ARMONHIZE
Electro/Dubstep

-CLAUDIO MP
Electro Swing

-BITTER
Techouse

-CYBERNOVA (POCKET PANTHER REC.)
Dubstep/Dnb/Techno live set
http://soundcloud.com/cybernova

-ATOMIK TAGS (SUBCULTURE MUSIC, DBOX REC)
Drumnbass live set
http://soundcloud.com/atomiktags

-MUTTLEY (CROMEDROP)
Techno

-SPLYTT
Psy trance / trap/ dnb
http://soundcloud.com/ale-dj-plytt

-YERSEEK live portugal (independent)
Dark trance
http://soundcloud.com/yerseek

-D-RIX
Dark Trance
http://soundcloud.com/d-rix

——————————————

VJ VISUAL/MAPPING :

-Dariodramma MINDVISUAL fom MINDTAPES
http://mindtapes.tumblr.com/

-Vj Miko

-Vj V_k (Bugdate.net)
https://www.facebook.com/pages/Vj-V_k/249499058468179?fref=ts

-Skenè Cromedrop
—————————————–

***LIVE PERFORMANCE*** dalle ore 23

Antarés Misandria & Daniela _ installing performance

Marilu&Enrica _ trampoli e fuoco

Strylly Ancora _ trapezio

Mikela _ cerchio aereo

Grace & Black Bijoux _ fuoco e burlesque

Bauba Divinity _ sfro tribal dance

Utopia _ fuoco

_________________________________

Metropoliz Taverna

CROSTINI DI VERDURE
-VERDURE GRIGLIATE
-SFORMATO DI VERDURE
-LASAGNA CON BROCCOLO E STRACCHINO
-LASAGNA BOSCAIOLA
-RISOTTO AL CARCIOFO
-SPEZZATINO DI TACCHINO CON CARCIOFI E OLIVE NERE
-VERDURE LESSE ( FINOCCHIO, BROCCOLO, CAVOLO, PATATE)
-FINOCCHIO GRATINATO AL FORNO
-CAVOLO GRATINATO AL FORNO
-FUNGHI TRIFOLATI
-CICORIA RIPASSATA
-CIME DI RAPA RIPASSATE

 

Pubblicato in General | Commenti disabilitati su HAPPY BIRTHDAY SINAPSINART _5 aprile

Domenica 24 marzo Malignant Tumor @Metropoliz per festeggiare 4 anni vissuti intensamente!

4 anni  metzflyer24marzoMETROPOLIZ

Pubblicato in General | Commenti disabilitati su Domenica 24 marzo Malignant Tumor @Metropoliz per festeggiare 4 anni vissuti intensamente!

Pratiche di riappropriazione a confronto: i Mapuche, il “Popolo della Terra”.

7 marzo metz

Pubblicato in General | Commenti disabilitati su Pratiche di riappropriazione a confronto: i Mapuche, il “Popolo della Terra”.

Verso il 16 marzo: presentazione del manuale delle pratiche di mutuo soccorso e della campagna Dax vive!

dax 1 marzoVenerdì 1 marzo ore 18 incontro con il comitato Abitanti di San Siro e il cs Cantiere di Milano

– presentazione del libro ”Manuale delle pratiche di mutuo soccorso“ A ciascuno secondo i suoi bisogni. Da ciascuno secondo le sue possibilità. Un manuale che prova a fare una panoramica delle più interessanti buone pratiche di mutuo soccorso, affiancando analisi teoriche e consigli utili a metterle in pratica.

– presentazione della campagna 16 marzo 2003-2013: 10 anni con te, dieci anni senza te. Dax Vive! 3 giorni per non dimenticare
(videohttp://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=nethbATQI80)

A seguire aperi/cena con Esplosione Plastica

@ Sportello metropolitano/B(A)M via dei Castani 42- Centocelle (Rm)
Fb: Sportello Castani

“Nell’ambito delle riflessioni e dell’attivazione nel quartiere di San Siro di pratiche di resistenza collettiva e quotidiana al periodo di crisi che stiamo vivendo, abbiamo prodotto un manuale per raccogliere quelle che sono a nostro parere le più significative idee ed esperienze di solidarietà dal basso, di costruzione di territorio e comunità, non in forma assistenzialistica, ma tutt’altro, di lotta per i diritti e di conquista della dignità da parte di chi rifiuta di essere schiacciato dalla precarietà e dalla povertà, ma si autorganizza collettivamente per riprendere in mano la propria vita.
Attraverso una serie di keywords, come mutuo soccorso [VAI ALL’APPROFONDIMENTO STORICO-TEORICO], comune, democrazia e meticciato, ed attraverso alcune best practice, dai block party alle monete alternative, dalle scuole di italiano allo sport solidale, dagli ambulatori popolari alla lotta per la casa, vorremmo aprire un dibattito sul valore di queste piccole esperienze, …che potrebbero erodere la montagna?” cs Cantiere

Pubblicato in General | Commenti disabilitati su Verso il 16 marzo: presentazione del manuale delle pratiche di mutuo soccorso e della campagna Dax vive!

sfratti centocelle

Pubblicato in General | Commenti disabilitati su